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RIABILITAZIONE NEUROLOGICA E' un campo in cui il terapista interviene frequentemente, ad esempio nei postumi di traumi o di intervento chirurgico, nelle sindromi dolorose, malattie reumatiche, paramorfismi e dimorfismi. Oltre alla terapia fisica, il fisioterapista deve programmare l'esercizio terapeutico con cui porre rimedio agli effetti prodotti dalla immobilità: ipotonia, ipotrofia, ridotto range articolare, presenza di dolore. Gli esercizi possono riguardare la propriocettività, il carico, la terapia occupazionale, lo sblocco articolare, la riorganizzazione del gesto motorio, la ottimizzazione del gesto sportivo. E' importante una visione globale della persona e non limitarsi al distretto infortunato. Gli utenti sono vari: bronchitici, asmatici, enfisematosi. La seduta inizia con la fase di drenaggio in cui il paziente è sdraiato (per il periodo di tempo fissato) sull'apposito lettino e nella posizione più consona alla sede della patologia; seguono poi l'espansione toracica (eseguibile anche dal paziente stesso), le manovre di percussione, vibrazione e tosse assistita. La seduta proseguirà da seduto o in piedi, con o senza ausili (bastoni, tubi di gomma, bird). Importante un programma di esercizi da eseguire a casa, in autonomia. E' da considerare come un complemento della terapia a secco, alternandola cioè alle attività in palestra. L'utenza comprende soggetti neurolesi, reumopatici, traumatizzati, operati con protesi d'anca e al ginocchio. Il mezzo acquatico è ideale per ridurre il carico sulle articolazioni, per favorire il rilassamento muscolare tramite la temperatura regolabile dell'acqua, per praticare esercizi con ridotta gravità e la relativa facilitazione. Il terapista può assistere dall'esterno o essere presente dentro la piscina, che sarà convenientemente attrezzata (galleggianti, sedili corrimano). La temperatura ideale è 32°, elevabile nei soggetti reumopatici. La durata del trattamento, di solito 20-30 minuti, si può prolungare nel soggetto neuroleso. L'esercizio in piscina costituisce un momento cruciale per insegnare al paziente a lasciare i bastoni canadesi e quindi prepararsi al normale cammino con carico, nonchè a sollecitare correzioni posturali e facilitazioni del movimento globale in soggetti neurolesi. |